Ho notato che tra i programmatori e i team di sviluppo software sta emergendo un approccio troppo individualista e dannoso nella gestione dei progetti. L'obiettivo sembra essere solo quello di chiudere i propri task il prima possibile, senza preoccuparsi di come questo possa impattare il lavoro degli altri membri del team. Questo porta solo a un valore effimero per il progetto, mentre l'obiettivo finale dovrebbe essere quello di far crescere il team e il prodotto nel lungo termine.
Questo approccio viene spesso premiato dal management, che si concentra solo sui risultati tangibili come il numero di task chiusi, piuttosto che sui processi intangibili come la collaborazione e la condivisione delle conoscenze. Questo crea un ambiente di lavoro tossico e individualista, in cui le persone non si aiutano a vicenda.
Per superare questo problema, è importante promuovere una cultura di collaborazione all'interno del team, in cui le persone siano incoraggiate a condividere le proprie conoscenze e ad aiutare i colleghi in difficoltà. Il management deve valutare i risultati in ottica olistica, tenendo conto anche delle attività di mentoring, coaching e supporto reciproco.
Inoltre, è fondamentale saper gestire le "superstar" del team, evitando che il loro lavoro risulti incomprensibile e non mantenibile dagli altri membri. Il team deve insieme analizzare, rivedere e documentare il codice prodotto dalle "superstar", per renderlo accessibile a tutti.
In conclusione, un buon programmatore non è solo colui che chiude tutti i task, ma soprattutto colui che contribuisce alla crescita e al miglioramento del team e del progetto nel suo complesso.
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I programmatori che concludono tutti i task non hanno finito
I programmatori che concludono tutti i task non hanno finito la loro giornata lavorativa
Sta emergendo tra i programmatori e i team di sviluppo un approccio troppo individualista e dannoso nel modo in cui vengono gestiti i progetti software. L'obiettivo delle persone sembra diventato solo quello di chiudere i propri task il prima possibile, senza preoccuparsi di come questo possa impattare il lavoro degli altri membri del team e del fatto che questo aspetto non porta che un valore effimero al progetto.
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